“Acqua di mare, sole che brucia” edito Spazio36, scritto, disegnato e impaginato da Gelsomino, Zoe Gallo e Anwar Abbas è una graphic novel nata da un’idea e progetto di Maria Prinzivalli e Daniel Patelli.

Le vicende hanno luogo nella bellissima isola di Lampedusa dove la protagonista Elisa, studiosa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sta passando le vacanze assieme al figlio. In seguito a strani sconvolgimenti geofisici che vanno oltre il sapere scientifico, Elisa si imbarcherà in un’avventura alla ricerca di risposte, aiutata dai cittadini dell’isola. Spinta da Nonno Coco e dal figlio, la nostra protagonista dovrà accantonare il punto di vista scientifico e provare ad aprire il suo cuore a emozioni e ricordi che sono assopiti nel suo cuore. Ma qual è la verità nascosta tra le strade di Lampedusa? Qual è la vera ragione per cui stanno avvenendo tutti questi strani avvenimenti?

Prima opera pubblicata per questo trio di talentuosi ragazzi, “Acqua di mare, sole che brucia” racconta l’estate, l’amore per la propria terra e la genuinità italiana. Assieme alla protagonista Elisa cercheremo delle risposte e scopriremo che, alcune volte, il punto di vista razionale può non essere adatto ad ogni situazione.

Oltre ad Elisa, ci verranno presentati numerosi personaggi dei quali seguiremo altre linee narrative che si sovrappongono a quella principale, le ho trovate però quasi accennate e poco approfondite lasciando il tutto ad uno strato piuttosto superficiale.

Abbiamo Guglielmo, figlio di Elisa, che assieme alla sua amichetta Nina porterà avanti una campagna di sensibilizzazione ecologica; Nonno Coco, personaggio realmente esistito, amante del mare e della pesca, che si imbarcherà in un’impresa pericolosa pur di salvare l’Isola di Lampedusa. I miei due personaggi preferiti però sono i due pupi siciliani, spalle comiche dell’opera e voci narranti, creeranno dei piccoli siparietti divertenti e che danno all’opera uno sprint in più.

Per quanto riguarda il comparto grafico, ho apprezzato la divisione delle vignette che, ad una prima occhiata, pare semplice, ma in realtà è una combinazione di vignette regolari e altre di più ampio respiro che si allargano fino a creare uno sfondo alle vignette circostanti. Questa scelta stilistica ha dato modo di creare movimento e dinamicità in ogni pagina, senza perdere il filo del racconto.

Considerazioni finali

“Acqua di mare, sole che brucia” è una graphic novel fresca e leggera, ma carica di temi importanti e attuali. Si nota la volontà di voler trattare diverse tematiche, ma – probabilmente per mancanza di spazio – alcune di queste rimangono superficiali e accennatte, finendo per non dar loro la giusta importanza. Fanno la stessa fine i numerosi personaggi: hanno tutti un’importanza centrale nel racconto, ma rimangono poco approfonditi e accennati qua e là lungo la storia. Punterei di più allo sviluppo di una linea narrativa distinta e la scelta di una cerchia ristretta di personaggi da approfondire di più, così da renderli maggiormente interessanti all’occhio del lettore.

In generale, è un’opera di qualità e ben composta. Mi aspetto altri prodotti così ben fatti da questo trio di ragazzi, i quali stanno già lavorando ad un nuovo progetto chiamato: Getting Yellow out of space.

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